Alla scoperta dei progetti europei, come ‘OASIS’ a Parigi, che ispirano azioni climatiche su scala globale, promuovendo soluzioni naturali.
In un contesto in cui la crisi climatica rappresenta una delle sfide più urgenti del nostro tempo, il recente convegno “Strategie per la transizione climatica: città e territori protagonisti“, organizzato da Fondazione Cariplo presso il MEET Digital Culture Centre di Milano, ha gettato luce sulle strategie concrete e innovative adottate per affrontare questa emergenza globale.
L’evento è stato caratterizzato da un fervente scambio di idee e esperienze tra attori locali e internazionali, sottolineando l’importanza della collaborazione e della comunicazione efficace nel promuovere azioni di mitigazione e adattamento ai cambiamenti del clima.
L’importanza delle alleanze territoriali
La parola d’ordine del convegno è stata “collaborazione”. Claudia Sorlini, Vicepresidente di Fondazione Cariplo, ha evocato un “percorso virtuoso” che, a dispetto di un quadro internazionale spesso paralizzato, ha portato avanti iniziative rapide ed efficaci sul territorio. In questo contesto si inserisce il progetto ‘F2C – Fondazione Cariplo per il Clima’, ideato nel 2019 per stimolare azioni concrete sul suolo lombardo. Dall’attenuazione degli effetti meteorologici estremi all’aumento del capitale naturale, il progetto ha coinvolto direttamente sindaci, accademici e attori del Terzo Settore, tutti uniti in una sinergia volta a trasformare i paesi in spazi più vivibili, riducendo le emissioni nocive e migliorando il benessere dei cittadini.
Durante l’evento, sono stati presentati una serie di progetti che incarnano questo approccio collaborativo. Uno di questi, “Bosco Clima”, guidato dalla Comunità Montana Valli del Verbano, ha dimostrato come la partecipazione di molteplici organizzazioni possa affrontare problematiche complesse come incendi e frane, tramite la pianificazione di azioni sinergiche e strutturate. Il progetto mira non solo alla messa in sicurezza del territorio, ma anche alla promozione di energie rinnovabili attraverso la costituzione di Comunità Energetiche Rinnovabili e Solidali, con benefici per l’ambiente e la collettività.
Innovazione e Resilienza: Nuovi Orizzonti per le Aree Urbane
Le città italiane, epicentri dello sviluppo e del cambiamento, hanno intrapreso percorsi innovativi per integrare la sostenibilità nei loro piani urbanistici. “Un Filo Naturale” è l’iniziativa del Comune di Brescia, che si propone di trasformare le minacce climatiche in opportunità per il miglioramento dello spazio urbano. Graziano Lazzaroni, Dirigente del Settore Verde urbano e territoriale del Comune, ha illustrato come il progetto individui e affronti rischi come ondate di calore e siccità con azioni mirate e visioni creative. Tra queste, la “Città Oasi” punta a offrire spazio ombroso e fresco, mentre la “Città Spugna” restituisce alla città la sua permeabilità attraverso innovazioni nel drenaggio. Infine, la “Città per le Persone” mira a dare vita a spazi pubblici sani e inclusivi.
Un altro esempio di intervento urbano determinato è il progetto “Prato Carbon Neutral”, che mira a tagliare in maniera significativa le emissioni di CO₂ entro il 2030. Presentato da Pamela Bracciotti, il piano prevede la riduzione delle emissioni soprattutto nei settori dei trasporti, edilizia e industria e la creazione di foreste urbane, il tutto con l’obiettivo di azzerare l’impatto climatico della città entro pochi anni.
Europa in Azione: Ispirazione Oltralpe
Il dialogo sulle buone pratiche non conosce confini ed è proseguito con l’esposizione delle strategie europee. Figure di rilievo come Júlia López Ventura di C40 e Pelle Lind Bournonville di Realdania hanno illustrato come le città europee stiano avanzando nella lotta al cambiamento climatico. L’innovativo progetto “OASIS” di Parigi, come presentato da Tim Caulfield di Urban Innovative Actions, ne è un esempio lampante. Quest’iniziativa mira a trasformare spazi pubblici in “isole cool”, ribadendo l’importanza di un approccio partecipativo e di soluzioni naturali per meglio adattarsi alle sfide climatiche.
Il convegno ha anche posto l’accento sulla necessità di una comunicazione efficace. Durante le tavole rotonde sono state esaminate le strategie migliori per coinvolgere e sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema climatico. George Marshall ha sottolineato che, per molte persone, la comprensione dei benefici tangibili che derivano dall’adozione di soluzioni climatiche può rappresentare un potente incentivo all’azione.
Un ulteriore pilastro del convegno è stato il ruolo cruciale delle istituzioni scientifiche e locali. Elisabetta Salvatori di ENEA e Francesca Giordano di ISPRA hanno discusso approcci sistemici capaci di connettere azioni locali a impatti globali. Tali istituzioni, insieme a rappresentanti della Regione Lombardia e del Comune di Milano, hanno evidenziato come le azioni su scala locale possano, con un approccio integrato, generare cambiamenti significativi su scala globale.