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Sospensione del pignoramento per bollette condominiali insolute

Sospensione del pignoramento per bollette condominiali insolute
Photo by geralt – Pixabay
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Un recente emendamento al Decreto Legge Bollette 2025 apporta significative novità per i più vulnerabili: non sarà più possibile pignorare la casa di residenza per le bollette condominiali non pagate fino a un importo di 5.000 euro.

Sospensione del pignoramento per bollette condominiali insolute
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In un’epoca in cui le spese familiari possono rapidamente superare le entrate, il peso dei debiti rischia di diventare schiacciante. Tuttavia, emerge un raggio di speranza: il pignoramento della casa, per debiti condominiali che non superino l’importo di 5.000 euro, non è più una minaccia imminente. È importante notare che questa misura si applica esclusivamente se l’abitazione è l’unico bene di proprietà e non fa parte delle abitazioni di lusso, come stabilito dal decreto del 2 agosto 1969.

Misure speciali per i soggetti in condizioni critiche

Questa nuova regolamentazione è pensata per i “soggetti vulnerabili”, distinti con precisione nell’articolo 11 del decreto legislativo n. 210/2021. Chi sono queste persone? Ci si riferisce a chi vive in condizioni economiche difficili o necessita di apparecchiature vitali alimentate a energia elettrica. Inoltre, comprende chi accoglie individui con gravi problemi di salute, persone con disabilità secondo la legge del 5 febbraio 1992, n. 104, e anziani oltre i 75 anni. Anche le utenze sulle isole minori scollegate e quelle nelle case d’emergenza a causa di calamità naturali rientrano tra i beneficiari. Essenzialmente, l’emendamento offre un riparo a chi maggiormente ne ha bisogno, arrestando il procedimento di pignoramento.

Persistenza dell’Ipoteca nei debiti condominiali

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Sebbene la misura garantisca una sicurezza aggiuntiva per i più deboli, la possibilità di iscrivere un’ipoteca giudiziaria sulla proprietà rimane in vigore. Questo implica che il condominio, ancora in possesso di strumenti legali per il recupero dei crediti dalle bollette impagate, potrà fare affidamento sull’ipoteca. Quindi, se da una parte si salvaguarda il diritto a un’abitazione dei più vulnerabili, dall’altro si preserva il diritto del condominio a rivalersi, pur limitando il tutto ai pignoramenti. In altre parole, il percorso dell’ipoteca resta aperto per coloro che risultano inadempienti.

Un passo avanti per una maggiore giustizia sociale

L’adozione di questa normativa solleva una questione cruciale: come equilibrare la tutela dei creditori con la protezione necessaria per i debitori fragili? Quel che è certo è che l’emendamento al DL Bollette rappresenta un progresso significativo verso un sistema più giusto. Mantenere la propria abitazione, anche durante difficoltà economiche, costituisce un intervento necessario e forte per diverse famiglie. Sebbene i diritti legali del condominio restino intatti, la normativa permette ai più deboli di ritrovare una serenità perduta. Come evolveranno queste misure in futuro per migliorare la loro efficacia? Solo il tempo potrà dare una risposta certa, ma per ora, la visione di un tetto garantito offre sollievo tangibile a chi si trova in evidente difficoltà.