Scopri come cambiano le soglie per le detrazioni fiscali in base al reddito e alla composizione familiare nella nuova riforma economica.
La riforma del Ddl di Bilancio 2025: novità sulle detrazioni fiscali
Il Ddl di bilancio 2025 ha ricevuto il via libera dalla Camera dei Deputati, apportando lievi modifiche alla struttura delle detrazioni fiscali. Ora si attende l’approvazione del Senato, che si suppone non apporterà sostanziali cambiamenti al testo attuale, mantenendo inalterate le disposizioni anche per quanto riguarda le detrazioni Irpef.
Il documento introduce delle significative variazioni in tema di detrazioni fiscali, su cui il governo ha scelto di intervenire. Quali saranno le ripercussioni per le famiglie e i contribuenti?
Cambiamenti nelle detrazioni Irpef: cosa aspettarsi dal 2025?
La riforma introduce nuove soglie per le detrazioni Irpef, secondo specifici scaglioni correlati al reddito totale e al numero di figli a carico. Nulla di radicale, ma le modifiche sono concepite per ricalcolare i limiti delle spese detraibili.
I nuovi punti cardine sono la contrazione delle detrazioni per i soggetti con redditi complessivi superiori a 75.000 euro, introducendo limiti che dipendono dalla composizione familiare. Il quadro delineato dal nuovo articolo 16-ter del TUIR stabilisce due soglie per le spese detraibili: 14.000 euro per chi supera un reddito di 75.000 euro e 8.000 euro per redditi oltre i 100.000 euro. Questi importi saranno modificati da un coefficiente correlato ai figli a carico, comprendendo anche i figli riconosciuti nati fuori dal matrimonio, adottivi o affiliati.
I coefficienti applicati variano da 0,50 a 1, a seconda del numero di figli e della presenza di disabilità, un chiaro esempio di come il governo miri a personalizzare le detrazioni. In altre parole, più figli avrete, maggiore sarà il vantaggio fiscale.
Eccezioni e pianificazione fiscale
Nonostante i tagli previsti, alcune spese potranno ancora essere detratte integralmente. In particolare, le spese sanitarie e gli investimenti in start-up e PMI innovative non subiscono variazioni sostanziali. Queste disposizioni restano in vigore grazie alla normativa preesistente, e offrono una barriera ai tagli generali previsti.
Come possono i contribuenti trarre il massimo vantaggio da queste nuove regole? La pianificazione fiscale tra coniugi ne esce avvantaggiata, in quanto consente di distribuire i carichi fiscali in modo da massimizzare le detrazioni disponibili.
Ma di cosa altro si dovrebbe tener conto? Oltre alle spese sanitarie e agli investimenti in innovazione, la norma permette di sfruttare pienamente le detrazioni anche per altre spese specifiche non soggette a taglio.
Nuovi limiti per le detrazioni sui carichi familiari
Le novità non si limitano solo alle detrazioni Irpef, infatti, cambiano anche le norme per le detrazioni sui carichi di famiglia. La detrazione sui figli a carico sarà d’ora in avanti limitata a coloro che non hanno superato i 30 anni, fatta eccezione per i soggetti con disabilità accertata.
Fino ad oggi, le detrazioni non avevano un limite d’età specifico, ma la nuova legge restringe il campo, introducendo una maggiore rigorosità per i contribuenti. Solo gli ascendenti conviventi beneficeranno delle detrazioni sui familiari, mentre vengono esclusi i cittadini extra UE con familiari residenti all’estero.
Per quanto concerne le detrazioni per ciascun figlio, la somma sarà fissata a 950 euro. Questo vale per i figli di età compresa fra i 21 e i 30 anni, nonché per coloro con disabilità riconosciuta al di sopra dei 30 anni.
In sintesi, la riforma del Ddl di bilancio 2025 propone una serie di modifiche di cui i contribuenti dovranno tenere conto. Si tratta di cambiamenti che rideterminano quali spese possono essere dedotte e come pianificare al meglio il proprio futuro fiscale. Un ventaglio di restrizioni e possibilità, dunque, da esplorare attentamente.