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Nuovo modello ISEE 2025: cosa cambia per le famiglie

Nuovo modello ISEE 2025: cosa cambia per le famiglie
Photo by one_life – Pixabay
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L’esclusione di titoli di Stato e buoni postali fino a 50.000 euro dal calcolo ISEE apporta vantaggi significativi alle famiglie con risparmi mobiliari.

Nuovo modello ISEE 2025: cosa cambia per le famiglie
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Cambiamenti nell’ISEE a partire da aprile 2025: cosa c’è da sapere

Nel marzo 2025, una notizia significativa ha scosso i mezzi di informazione: il calcolo dell’ISEE subirà modifiche importanti. L’INPS e il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali hanno stabilito che, da aprile 2025, alcuni elementi del patrimonio mobiliare non parteciperanno più alla determinazione di questo indicatore economico. Ma cosa implica tutto questo per le famiglie italiane? Scopriamolo insieme.

A partire dal mese di aprile 2025, cambieranno radicalmente le modalità di calcolo dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE), grazie alle nuove disposizioni dell’INPS e del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. In particolare, i titoli di Stato, i buoni fruttiferi postali e i libretti di risparmio postale non rientreranno più nella valutazione del patrimonio mobiliare per il calcolo dell’ISEE. Questo cambiamento normativa rappresenta un sostegno importante per molte famiglie italiane.

Nuovo modello DSU in arrivo

A partire da aprile, le famiglie vedranno introdotto un modello aggiornato della Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), lo strumento utilizzato per richiedere l’ISEE. Secondo quanto annunciato ufficialmente, il nuovo modello rifletterà il cambiamento nella valutazione del patrimonio mobiliare. Per ogni nucleo familiare, l’esclusione dal calcolo dell’Isee è concessa fino a un massimo di 50.000 euro. Questo significa che le famiglie con risparmi in buoni fruttiferi postali e altri titoli di Stato potrebbero beneficiare di una maggiore disponibilità economica, sfruttando i vantaggi concessi da questa nuova impostazione.

Questa modifica prende origine dall’articolo 1, comma 1, lettera d), numero 5, del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 14 gennaio 2025, numero 13, entrato in vigore a marzo 2025. Il decreto si allinea anche alle indicazioni contenute nell’articolo 1, comma 183, della Legge di Bilancio 2024. Per le famiglie che hanno già presentato la DSU nell’anno in corso, è possibile che queste mantengano la loro validità fino alla scadenza naturale. Tuttavia, c’è l’opzione di richiedere il ricalcolo dell’ISEE secondo il nuovo modello per riflettere le ultime modifiche.

Cosa cambia nel calcolo del patrimonio mobiliare

Il cuore della riforma riguarda l’esclusione di specifici elementi del patrimonio mobiliare dal calcolo dell’ISEE. Titoli di Stato, buoni fruttiferi postali e libretti di risparmio postale, con questo nuovo assetto normativo, non contribuiranno più alla determinazione dell’ISEE fino a una soglia di 50.000 euro per famiglia. Ma perché questa trovata? Potrebbe funzionare come stimolo per incentivare il risparmio e offrire un maggiore margine di manovra economica alle famiglie della penisola.

Questa iniziativa normativa è stata accolta con favore da molti, ma solleva anche questioni su come essa interagirà con le altre componenti del patrimonio familiare. Quali saranno le conseguenze sulla posizione economica dei nuclei familiari? Riorientare il sistema di calcolo in questo modo promette di influenzare significativamente le tipologie di benefici e agevolazioni che le famiglie percepiscono in base alla loro situazione economica dichiarata.

Opportunità e scelte per i cittadini

Con l’entrata in vigore di queste modifiche, i cittadini avranno l’opportunità di rivalutare la loro attestazione ISEE. Anche le DSU già presentate potranno essere soggette a rielaborazione, permettendo così di adottare queste nuove regole di calcolo quando offerte di maggiore vantaggio. La scelta di richiedere una nuova attestazione potrebbe comportare un rinnovato accesso a benefici economici e sociali, rivedendo la propria condizione economica alla luce del nuovo regolamento.

Alla luce di questi cambiamenti, vale la pena che ogni famiglia valuti attentamente se presentare una nuova domanda ISEE. Se prima si sarebbe avuto bisogno di calcolare ogni centesimo, ora c’è la potenziale possibilità di ottenere un miglioramento nella valutazione senza ripercussioni negative sui benefici percepiti. La gestione attenta di risparmi e investimenti sarà dunque cruciale nel prossimo futuro per massimizzare i vantaggi derivanti da queste nuove normative.