Home » Business » Nuovo Bonus Agricoltura: Incentivi per il 2024-2025

Nuovo Bonus Agricoltura: Incentivi per il 2024-2025

Nuovo Bonus Agricoltura: Incentivi per il 2024-2025
Lettura: 3 minuti

Scopri come le aziende agricole possono ottenere fino al 45% di credito d’imposta investendo in tecnologie verdi e digitalizzazione.

Nuovo Bonus Agricoltura: Incentivi per il 2024-2025
Photo by Pixabay

Agevolazioni per il Settore Agricolo: Nuove Opportunità per le Aziende

Un’opportunità senza precedenti attende le imprese agricole e agroalimentari italiane grazie al nuovo bonus agricoltura. Questo strumento innovativo consente ai produttori di recuperare una porzione significativa dei costi sostenuti per aggiornare i propri mezzi e tecnologie nell’ambito della transizione ecologica e digitale. Ma come funziona esattamente questo bonus e chi può richiederlo?

Il Decreto Legge n.19: Un Piano per la Transizione del Settore Agricolo

L’approvazione del Decreto Legge n.19 da parte del Consiglio dei Ministri, avvenuta il 26 febbraio scorso, ha introdotto una misura chiave per il settore agricolo: il bonus agricoltura. In particolare, l’articolo 38 di questo decreto mette in marcia il Piano Transizione 5.0, un’iniziativa di oltre 6 miliardi di euro destinata alle aziende che desiderano investire nell’aggiornamento ecologico e digitale. Questo fondo sarà disponibile per gli investimenti effettuati nel 2024 e nel 2025, rappresentando un’opportunità vasta e concreta.

Il bonus, di fatto, è aperto a tutte le imprese agricole, agrimeccaniche e del comparto agroalimentare, indipendentemente dalla loro grandezza o fatturato. L’unico vincolo? Tutte le spese dovranno essere completate entro il 31 dicembre 2025. Ma quali sono le tipologie di acquisti e spese che rientrano in questa agevolazione? Cerchiamo di comprendere come le imprese possono muoversi per sfruttare al meglio questa possibilità.

Come Funziona il Bonus Agricolo

Nuovo Bonus Agricoltura: Incentivi per il 2024-2025
Photo by nattanan23 – Pixabay

Il bonus agricoltura è accessibile a tutte le aziende del settore agricolo, senza limitazioni basate sulle dimensioni aziendali. È fondamentale, però, che gli investimenti siano finalizzati e completi entro la fine del 2025. Quali beni e servizi possono essere considerati? Principalmente, il focus è su:

  • Trattori e macchinari agricoli tradizionali.
  • Attrezzature digitalizzate e software integrabili.
  • Macchinari che favoriscano un risparmio energetico.
  • Sistemi per la produzione di energia rinnovabile da consumare autonomamente.
  • Formazione professionale per una gestione aziendale sostenibile.

Per accedere al bonus, le aziende devono garantire che i nuovi beni acquistati portino a una riduzione dei consumi energetici, stimata almeno al 3% del totale o al 5% per processi specifici. Le imprese che non rispettano i requisiti di utilizzo per cinque anni perdono il diritto a parte del credito, vedendosi ridurre il rimborso.

Dettagli sul Credito d’Imposta

Qual è il valore reale del credito d’imposta per le aziende? Secondo i commi 7 e 8 dell’articolo 38, le aziende che investono fino a 2,5 milioni di euro potrebbero ottenere un credito d’imposta tra il 35% e il 45% del totale. La percentuale esatta dipende dalla capacità di riduzione dei consumi: un calo del 10% per unità o del 15% per processo danno accesso all’aliquota massima.

Per avviare la richiesta, è necessario presentare una domanda online al Gestore dei Servizi Energetici (GSE), corredata da documentazione che attesti l’investimento effettuato. L’utilizzo del credito è consentito attraverso il modello F24 entro il termine del bonus, ma eventuali somme residue verranno suddivise in cinque rate annuali.

Un Passo Deciso Verso un Futuro Sostenibile

Questo bonus non è solo un mezzo per agevolare le aziende italiane, ma rappresenta una dichiarazione di intenti da parte del governo e della comunità imprenditoriale verso un futuro più sostenibile. L’obiettivo è chiaro: ridurre drasticamente, se non eliminare, l’impatto ambientale delle pratiche agricole attuali.

La prospettiva di una produzione alimentare più ecologica rispecchia anche le direttive della Comunità Europea, come la Direttiva Case Green, creando un’armonia di intenti nonostante le sfide legislative che accompagnano tali iniziative. Questo passo potrebbe segnare l’inizio di un’era dove economia e sostenibilità coesistano in simbiosi, migliorando il nostro mondo un raccolto alla volta.