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Novità assegno maternità 2025: importi e requisiti

Novità assegno maternità 2025: importi e requisiti
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Segui i passaggi per presentare la domanda entro sei mesi dalla nascita o adozione, e assicurati di includere tutti i documenti necessari.

Novità assegno maternità 2025: importi e requisiti
Photo by one_life – Pixabay

Assegno di maternità 2025: aggiornamenti importanti e condizioni di accesso

Il 2025 introduce novità significative per chi cerca supporto economico durante la maternità in Italia, con aggiornamenti fondamentali all’assegno destinato alle neo-mamme e, in alcuni casi, ai papà.

L’assegno di maternità, uno dei pilastri del sistema di welfare italiano, è stato rivisitato per il 2025, includendo un aumento dell’importo e nuove soglie ISEE. Questi cambiamenti si inseriscono in un contesto normativo che mira a garantire maggiore sostegno a chi non può contare su diritti retributivi sufficienti durante la maternità.

Incremento e rivalutazione: i dettagli dell’assegno 2025

Le modifiche del nuovo anno sono state sancite dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, curata dal Dipartimento per le Politiche della Famiglia. Questi cambiamenti, che saranno validi lungo tutto il 2025, comprendono un adeguamento dello 0,8% calcolato in base all’indice dei prezzi al consumo, conosciuto con il nome di FOI, che misura l’andamento dei costi per le famiglie di operai e impiegati.

A seguito di questo adeguamento, l’assegno di maternità mantiene il suo ruolo vitale come aiuto economico per chi si trova sotto determinate soglie di reddito. Queste sono quantificate dall’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) e per il 2025, il tetto di ISEE è stato fissato a 20.382,90 euro. Gli importi rivisti per il 2025 sono stati determinati anche dal D.P.C.M. 5 dicembre 2013, n. 159, che prevede l’aggiornamento delle prestazioni sociali collegate all’ISEE in base alle variazioni dell’ISTAT.

Chi può beneficiare dell’assegno: requisiti e modalità

Novità assegno maternità 2025: importi e requisiti
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L’assegno di maternità, distinto dall’Assegno Unico e Universale, è un beneficio statale istituito per supportare, attraverso i comuni e l’INPS, le neo-madri (e talvolta i padri) prive di protezione economica adeguata. Il decreto legislativo 151/2001 disciplina questa erogazione con l’intento di sostenere le famiglie nei primissimi mesi dopo la nascita o adozione di un bambino. Non si tratta di un sostegno universale; è infatti destinato a situazioni economiche particolari verificate tramite l’ISEE.

Per richiedere l’assegno, i requisiti comprendono non solo aspetti reddituali ma anche la cittadinanza – italiana, dell’UE o extra-UE, quest’ultima con permesso regolare di soggiorno. La domanda dev’essere presentata entro sei mesi dalla nascita, adozione o affidamento preadottivo presso il Comune di residenza, accompagnata dalla DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica) aggiornata e altri documenti richiesti. Una volta raccolti e verificati i dati, il comune inoltra la pratica all’INPS per l’erogazione.

Le nuove cifre: quanto vale l’assegno nel 2025?

Per il 2025 la comunicazione ufficiale dell’ISTAT ha confermato un incremento dello 0,8%, alterando di conseguenza gli importi dell’assegno di maternità. I nuclei familiari il cui ISEE rientra nei termini fissati dalla legge possono accedere al massimo importo dell’assegno, ora elevato a 407,40 euro mensili. Questo aggiornamento riflette l’adeguamento previsto per adattarsi all’inflazione e al costo della vita, offrendo così un aiuto più consistente rispetto all’anno precedente.

Tuttavia, è essenziale notare che chi supera la soglia ISEE di 20.382,90 euro potrebbe vedere l’assegno ridursi o risultare inaccessibile. Questo sistema vuole dirigere il supporto pubblico verso le famiglie più vulnerabili, offrendo un paracadute economico mirato.