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La priorità fiscale Salvini 2025

La priorità fiscale Salvini 2025
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Matteo Salvini sottolinea una riforma fiscale fondamentale che mira a liberare molti italiani dai debiti e dall’arretrato fiscale di mille miliardi.

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Il vicepremier Matteo Salvini focalizza l’attenzione sulla rottamazione delle cartelle esattoriali, puntando a una rivoluzione fiscale come pilastro dell’agenda politica del prossimo anno.

Matteo Salvini, in un’intervista a Rtl 102.5, ha sottolineato che la massima priorità del suo partito per il 2025 è chiaramente la “rottamazione delle cartelle esattoriali”. Questa mossa, a suo avviso, è fondamentale per risolvere una questione che, finora, non ha trovato soluzioni adeguate, nonostante ogni tentativo, incluso quello del viceministro Leo che non ha ottenuto i risultati sperati. Secondo Salvini, l’attuazione di una rottamazione fiscale strutturale permetterebbe a molti italiani di uscire dal labirinto fiscale in cui si trovano intrappolati.

Una soluzione per i debiti fiscali

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La proposta include una proroga della rottamazione quater, un modo per permettere a chi non è riuscito a seguire il rigido programma di pagamenti di poter ripartire senza ricominciare da zero, come in un frustrante gioco dell’oca. La barriera da superare è rappresentata da un colossale arretrato fiscale che ammonta a mille miliardi. Il problema non riguarda coloro che evitano deliberatamente di dichiarare il reddito mentre parcheggiano auto di lusso nei loro garage, ma colpisce chi ha dichiarato tutto senza riuscire a saldare, ritrovandosi in un circolo vizioso dal quale è diventato impossibile uscire. L’obiettivo della Lega è di proporre una rottamazione che si estenda su dieci anni, con 120 rate accessibili, eliminando sanzioni e interessi per consentire alle persone di tornare a vivere dignitosamente.

A margine delle sue considerazioni fiscali, Salvini ha commentato senza esitazione la decisione di allontanare un pericoloso soggetto nel caso Alm. Ha espresso fiducia nella capacità dei suoi colleghi di avere salvaguardato l’interesse nazionale con tale azione. Sul fronte della politica internazionale, ha rivelato che presto si recherà in Israele per colloqui con il ministro dei Trasporti e con il primo ministro Netanyahu, ribadendo che il tema della pace è il punto cruciale del 2025. Secondo Salvini, tutti dovrebbero contribuire nel costruire un futuro migliore, mettendo da parte ideologie divergenze.

Trump, dazi e difese europee

Riguardo alla figura di Donald Trump, Salvini ha profetizzato che coloro che oggi lo deridono presto dovranno scusarsi. I dazi, aggiunge, sono stati già applicati da Trump e Biden, e l’economia italiana non ha subito contraccolpi significativi. Per Salvini, il vero problema è l’inerzia dell’Europa nel proteggere le proprie imprese e prodotti, un compito in cui, a suo avviso, la Von der Leyen ha fallito. Infine, Salvini ha criticato quella che definisce “eco-follia” del green deal, sostenendo che essa non ha alcuna componente realmente ecologista