Home » Business » INPS semplifica il certificato medico introduttivo

INPS semplifica il certificato medico introduttivo

INPS semplifica il certificato medico introduttivo
Photo by StartupStockPhotos – Pixabay
Lettura: 3 minuti

Scopri come l’INPS accelera la digitalizzazione del processo, rendendo facoltativa la firma digitale per i medici coinvolti.

INPS semplifica il certificato medico introduttivo
Photo by StartupStockPhotos – Pixabay

Novità dall’INPS: semplificazioni per il certificato medico introduttivo

L’introduzione di nuove funzionalità da parte dell’INPS promette di agevolare la compilazione del certificato medico introduttivo, un elemento cardine della riforma sulla disabilità. Spingendo l’acceleratore sulla digitalizzazione, il decreto Milleproroghe amplia l’orizzonte della sperimentazione a più province e posticipa il termine per l’adozione definitiva delle misure in tutta Italia.

Con la nuova normativa, inviare il certificato medico introduttivo diventa un gioco da ragazzi. La firma digitale del medico è ora un’opzione, non un obbligo. Questo passo, inserito nel quadro delle modifiche alla legislazione sulla disabilità, ha preso il via da gennaio con una fase sperimentale.

Arrivano le semplificazioni per la riforma della disabilità

L’INPS, con il messaggio n. 662/2025, comunica una rivoluzione nel modo in cui i certificati medici introduttivi vengono gestiti. Grazie alla riforma prevista dalla legge n. 62/2024, che fugge dal precedente processo ingessato, la nuova procedura punta a velocizzare i tempi burocratici e migliorare l’accesso alle informazioni necessarie. Interessante notare come la firma digitale, non più obbligatoria, possa essere omessa, semplificando il tutto. Nel consueto “Riepilogo”, il medico ha la libertà di scegliere se apporre la firma digitale o meno.

Ma le facilitazioni non si fermano qui. L’INPS promette di rendere presto disponibile un nuovo servizio per l’invio dei dati socio-economici e reddituali, fondamentali per determinare il diritto alle prestazioni economiche connesse alla disabilità. Gli utenti potranno accedere a questo tramite credenziali digitali come SPID, CIE, CNS o eIDAS.

Ampliamento della sperimentazione in nuove province

La riforma della disabilità ha iniziato il suo percorso a gennaio con un periodo di prova annuale in nove province, tra le quali Brescia e Firenze. Recentemente, il decreto Milleproroghe, approvato definitivamente, ha incrementato il numero delle candidature a venti aggiungendo undici nuove province, tra cui Genova e Palermo.

L’espansione include altresì le province autonome di Trento e Aosta, con inizio della sperimentazione previsto per il 30 settembre 2025. Questa diffusione capillare permetterà di raccogliere dati preziosi per affinare il sistema prima dell’applicazione totale, ora prevista per gennaio 2027.

Un nuovo orizzonte: applicazione nazionale nel 2027

INPS semplifica il certificato medico introduttivo
Photo by Pixabay

L’Istituto rende noto con una nota che il decreto allunga la fase di prova da dodici a ventiquattro mesi. Difatti, questa modifica sposta l’adozione nazionalizzata delle riforme al 2027, dando più tempo sia ai medici che agli utenti per abituarsi alle nuove modalità operative. Questo dilatamento dei tempi permette di raffinare le tecnologie e le procedure coinvolte, garantendo che il sistema funzioni alla perfezione quando sarà operativo su tutto il territorio italiano.

In sintesi, l’evoluzione del certificato medico introduttivo, grazie all’uso di nuove tecnologie e l’estensione del periodo di sperimentazione, promette di semplificare notevolmente la vita ai medici certificatori e alle persone che necessitano delle prestazioni disabili. L’approccio graduale e testato su diverse province assicura un adattamento fluido e ben supportato, minimizzando le difficoltà e ottimizzando l’efficacia delle novità legislative.