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Il Volto della disparità economica in Italia

Il Volto della disparità economica in Italia
Photo by geralt – Pixabay
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Nel 2023, un quadro complesso e diversificato si delinea dal rapporto del Ministero dell’Economia, evidenziando le sfide e le ineguaglianze del sistema fiscale italiano.

Il Volto della disparità economica in Italia
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Mentre il numero di contribuenti e l’Irpef registrano un incremento, il giro d’affari soggetto a Iva subisce una contrazione. La Lombardia emerge come la regione più prospera, con un reddito medio di 29.120 euro, contrastando nettamente con la Calabria, che chiude la classifica con un reddito di appena 18.230 euro.

Le Città Più Ricche: Un Nord Protagonista

È evidente che le città più agiate d’Italia siano concentrate nel Nord. Portofino si afferma al vertice con un impressionante reddito medio di 94.505 euro, registrando una crescita rispetto all’anno precedente. Seguono Lajatico con 61.980 euro e un gruppo di città nordiche che costituiscono i pilastri della ricchezza nazionale: Basiglio, Solonghello e Cusago. Questa disomogeneità tra le regioni italiane è lampante, testimoniata dall’assenza di città del Centro-Sud nelle prime posizioni. La Lombardia, con le sue numerose zone residenziali e turistiche, continua a dominare grazie a un tessuto urbano e imprenditoriale che attrae e genera ricchezza.

Profili di Reddito: una prospettiva regionale

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Nel cuore economico della Lombardia troviamo Milano, che guida tutte le province italiane con un reddito medio pro capite di 32.480 euro. Monza e Brianza, insieme a Bologna, seguono a ruota, sottolineando l’importanza del Nord come motore economico del Paese. Al contrario, Crotone, Vibo Valentia e Agrigento registrano i redditi medi più bassi, mettendo in risalto le difficoltà economiche del Sud. Questa disparità è evidente anche nei dati regionali: la Lombardia vanta un reddito medio di 28.100 euro, mentre la Calabria è relegata all’ultimo posto con 17.900 euro. Come si spiega questa differenza? Le infrastrutture avanzate, una solida presenza industriale e l’accesso a mercati diversi e dinamici concorrono a questo divario.

Fisco e redditi: evoluzioni e tendenze

Sul fronte delle tasse, il numero di contribuenti Irpef ha superato i 42,5 milioni, con un incremento dell’1,3% rispetto all’anno precedente. La somma totale dichiarata ammonta a quasi 1.028 miliardi di euro, mostrando una crescita del 5,9%. La maggior parte di queste entrate proviene da lavoratori dipendenti e pensionati, che rappresentano l’84% del totale. Tuttavia, chi lavora autonomamente si posiziona a un livello di reddito medio decisamente più alto, pari a 70.360 euro, con un aumento dell’8,8% che supera quello di altre categorie professionali. A livello fiscale, l’aumento significativo delle addizionali regionali e comunali è stato particolarmente evidente nel Lazio. Inoltre, mentre l’Iva ha visto una diminuzione nel volume d’affari dichiarato, l’imposta stessa ha registrato un incremento del 9,4%, raggiungendo 157 miliardi di euro.