L’Agenzia delle Entrate raggiunge un traguardo storico grazie al recupero di tributi evasi, concentrandosi anche su piccole attività ‘apri e chiudi’.
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Recupero fiscale record: non solo super ricchi nel mirini del fisco
Nel 2024, l’Agenzia delle Entrate-Riscossione ha portato a casa un bottino di 33,4 miliardi di euro grazie al recupero di tributi evasi. Un’azione che si è concentrata su soggetti diversi dai soliti super ricchi: nel radar del fisco, questa volta, le partite Iva di aziende “apri e chiudi”.
L’anno 2024 ha segnato un trionfo indiscusso per l’Agenzia delle Entrate-Riscossione che, attraverso efficaci attività di controllo, è riuscita a recuperare ben 26,3 miliardi di euro in tributi non versati. Ma non è tutto: aggiungendo i 7,1 miliardi recuperati per conto di altri enti come Inps, Inail e i Comuni, la somma complessiva ha toccato un record di 33,4 miliardi. Questa cifra non solo segna un netto incremento rispetto ai 31,4 miliardi del 2023, ma rappresenta un chiaro segnale della determinazione del governo italiano nell’affrontare l’evasione fiscale. Vincenzo Carbone, nuovo direttore dal gennaio scorso, ha ricevuto il plauso del viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, durante la presentazione ufficiale dei risultati, ringraziando anche Ernesto Maria Ruffini, il suo predecessore.
Giorgia Meloni e la retorica sull’onestà
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In un video diffuso sui social, la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha celebrato questi risultati definiti “record” e sfidato le critiche che dipingono l’attuale esecutivo come morbido nei confronti degli evasori. “Nel 2024 sono state chiuse d’ufficio circa 6mila attività ‘apri e chiudi’”, ha dichiarato Meloni, sottolineando come queste entità fossero create esclusivamente per sfuggire al dovere fiscale, un fenomeno particolarmente diffuso tra i soggetti extracomunitari. “Non c’è spazio per chi vuole fare il furbo,” ha sentenziato Meloni, evidenziando che chi è in difficoltà, ma onesto, dovrebbe invece ricevere supporto.
Incremento del gettito e misure straordinarie
Notevole anche l’aumento delle entrate derivanti dai principali tributi gestiti dall’Agenzia, come Irpef, Ires e Iva, che nel 2024 hanno raggiunto complessivamente la cifra di 587 miliardi di euro, mostrando una crescita del 7,9% rispetto ai 43 miliardi aggiunti l’anno precedente. Questo risultato è frutto, in parte, di strumenti come il pagamento frazionato e l’inversione contabile. I 26,3 miliardi recuperati direttamente dall’Agenzia trovano origine in diversi prelievi: 12,6 miliardi provengono da “versamenti diretti”, eseguiti dai contribuenti entro 60 giorni dalle contestazioni del fisco; 5,7 miliardi dagli incassi delle cartelle esattoriali; 4,5 miliardi da promozioni della compliance tramite lettere inviate dopo aver incrociato le banche dati e, infine, 3,5 miliardi da rottamazioni straordinarie delle cartelle.
Conflitti politici e fronti aperti
La scena politica vede da una parte le pressioni della Lega per una nuova ondata di rottamazioni e dall’altra Forza Italia che spinge per una riduzione dell’Irpef per il ceto medio. Il vicepremier Matteo Salvini ha mobilitato il suo partito per una manifestazione imminente con l’intento di sollecitare ulteriori sanatorie, mentre Forza Italia, rappresentata dall’esponente Leo, pone l’accento sulla necessità di verifiche numeriche precise prima di procedere a nuovi tagli tributari. L’opposizione, con i 5 Stelle in prima linea, non manca di criticare Meloni, accusandola di “straparlare di record” che nasconderebbero, a loro dire, un fallimento nella gestione del concordato preventivo.
Chiarezza per il futuro
Sul fronte delle bollette, Meloni ha affrontato il tema del caro energia riunendo un vertice con i ministri competenti. Si prospettano iniziative per dissociare il prezzo del gas dalle speculazioni di mercato, oltre a potenziare le forniture a prezzi calmierati per le imprese. Tuttavia, l’ampliamento del bonus sociale appare più complesso, richiedendo oltre un miliardo e mezzo di euro. La chiarezza dei prossimi passi risulta cruciale per mantenere la fiducia del pubblico e continuare su questa strada di successo nel recupero fiscale.