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Bonus maroni: incentivo pensionistico dal 2025

Bonus maroni: incentivo pensionistico dal 2025
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Scopri come ricevere i contributi in busta paga e prolungare la carriera lavorativa grazie alla Legge di Bilancio 2025.

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Arriva il bonus maroni: un premio per il posticipo della pensione in vigore dal 2025

L’Inps ha comunicato che il sistema per le domande di pensionamento è stato aggiornato per includere nuove possibilità di posticipo della pensione grazie al Bonus Maroni, potenziato dalla Legge di Bilancio 2025. Questo incentivo offre un’alternativa interessante ai lavoratori che desiderano prolungare la propria attività lavorativa, offrendo loro i contributi in busta paga anziché accreditarli sul montante pensionistico.

Il Bonus Maroni rappresenta un’opportunità per coloro che decidono di posticipare l’uscita dal mondo del lavoro, ottenendo direttamente i contributi altrimenti destinati alla pensione. Ciò riguarda una quota pari al 9,19% della retribuzione, permettendo così di trasformare i contributi previdenziali in un premio mensile.

Incentivo economico per il posticipo

In passato, questo strumento era disponibile unicamente per chi aveva diritto alla Quota 103 ma sceglieva di non avvalersene. Tuttavia, un importante cambiamento è stato introdotto dall’articolo 161 della Legge 203/2024, che ha esteso i benefici a coloro che maturano le condizioni per la pensione anticipata.

I lavoratori al raggiungimento di almeno 62 anni di età con 41 anni di contributi, o 42 anni e 10 mesi (41 anni e 10 mesi per le donne), entro il 31 dicembre 2025, possono ora accedere a questo incentivo. Con tali modifiche, il governo mira ad incoraggiare i lavoratori a prolungare la loro vita lavorativa, riducendo al contempo le spese previdenziali.

Le novità della legge di bilancio 2025

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La Legge di Bilancio 2025 non solo ha rafforzato questa misura, ma ha anche specificato i dettagli operativi. Quando un lavoratore decide di aderire a questo schema, il datore di lavoro viene sollevato dall’obbligo di versare i contributi a carico del lavoratore stesso. Ciò avviene dalla prima data utile per il pensionamento successiva all’esercizio della facoltà di rinuncia ai contributi.

In tal modo, la parte di contribuzione che il lavoratore avrebbe dovuto pagare viene invece trasferita direttamente in busta paga senza incorrere in imposizione fiscale o contributiva. Una dinamica che rende più allettante l’idea di continuare a lavorare, beneficiando dell’intero ammontare del contributo in forma liquida.

Come richiedere il bonus

La procedura per la presentazione della domanda rimane invariata. I lavoratori possono richiedere il Bonus Maroni attraverso diversi canali, assicurandosi di avere a disposizione le credenziali necessarie.

Si può accedere al sito utilizzando SPID, CNS o CIE per inoltrare la domanda nella sezione “Pensione e Previdenza”. In alternativa, ci si può avvalere dei servizi di assistenza degli Istituti di patronato o contattare telefonicamente il Contact Center Multicanale di Inps.

Il Bonus Maroni introduce un meccanismo innovativo nel panorama previdenziale, mirando a bilanciare esigenze personali e sostenibilità del sistema pensionistico. Con la proroga e l’ampliamento dell’incentivo fino al 2025, non resta che valutare se questa opzione possa rappresentare la scelta giusta per chi si appresta a prendere importanti decisioni lavorative.