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Beko: Urso, più sereni per il piano di rilancio

Beko: Urso, più sereni per il piano di rilancio
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Questione Beko sul tavolo del Governo italiano. In attesa dell’incontro del prossimo 20 novembre, il Ministro Urso ha risposto alla Camera a una interpellanza urgente. Fiducia da parte delle istituzione nel trovare una soluzione positiva a livello occupazionale.

Beko: Urso, più sereni per il piano di rilancio
Photo by Marco Iacobucci Epp – Shutterstock

Il settore degli elettrodomestici in Italia attraversa un momento cruciale, con sfide e opportunità che richiedono un’azione concertata tra istituzioni, azienda e sindacati. Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, si è espresso con chiarezza sulla strategia da adottare per garantire la competitività e la sostenibilità del comparto nazionale.

Beko, Governo pronto al dialogo

Il ministro Urso ha annunciato un impegno decisivo per rendere la produzione di elettrodomestici in Italia competitiva. L’obiettivo? Rafforzare la ricerca e lo sviluppo e garantire risposte occupazionali concrete in tutti i siti aziendali nel paese.

Il nostro obiettivo é di concordare e supportare, in un confronto trasparente e diretto con tutte le forze, quindi anche e, soprattutto, con l’azienda e i sindacati, ogni iniziativa utile per rendere competitiva la produzione degli elettrodomestici in Italia, per sviluppare e potenziare l’ambito della ricerca e sviluppo del settore e, più in generale, per dare risposte produttive ed occupazionali a tutti i siti del gruppo nel nostro Paese

ha dichiarato Urso, nell’Aula della Camera, rispondendo a un’interpellanza urgente M5S, sottolineando l’importanza di un dialogo chiaro e aperto. Questa strategia punta a sostenere non solo l’innovazione tecnologica ma anche a preservare i posti di lavoro, un tema cruciale per la stabilità sociale.

Urso: chiesto piano concreto

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Photo by Massimo Todaro – Shutterstock

In un contesto di cambiamento, il ministro ha fatto una richiesta esplicita all’azienda: presentare un piano concreto che tuteli i livelli occupazionali in Italia, coinvolgendo direttamente 4570 lavoratori e indirettamente migliaia di altri nell’indotto. Urso ha ricordato l’importanza storica del gruppo Merloni, una volta leader del settore, prima di essere ceduto a Whirlpool.

Abbiamo criticato la cessione a suo tempo, poiché i governi di allora non intervennero, ha affermato, richiamando l’attenzione sui nuovi sviluppi con l’ingresso del gruppo turco Arcelik nel capitale. La salvaguardia dei posti di lavoro non è solo una priorità economica ma anche un impegno etico e sociale.

La Nuova Joint Venture e il Futuro del Settore

Nel mese di marzo, l’Antitrust del Regno Unito aveva dato il via libera alla joint venture tra Whirlpool e Arçelik, alla nascita di Beko Europe. In questo scenario, Arcelik ha ora la maggioranza del 75% nella nuova società, acquisendo gli stabilimenti Whirlpool nell’area EMEA (Europa, Medio Oriente e Africa). Il restante 25% rimane a Whirlpool. Parte della strategia di espansione del gruppo turco include l’integrazione di due stabilimenti romeni e la gestione di sette impianti in Europa con 14.000 dipendenti complessivi. In Italia, la transazione coinvolgerà i siti produttivi di Siena, Comunanza, Melano, Cassinetta, e il magazzino logistico di Carinaro.

Queste mosse strategiche potranno ridefinire il panorama competitivo degli elettrodomestici nel continente e rappresentano una scommessa su un futuro industriale sostenibile.