Una panoramica sulla dominazione dei brand tecnologici all’interno del report annuale di valore globale.
Al World Economic Forum di Davos del 2025, il mondo degli affari e della tecnologia ha ricevuto oggi una conferma indiscutibile: Apple si riconferma come il marchio dal valore più elevato, mantenendo il primo posto nel rapporto Brand Finance Global 500 2025. Con un incredibile valore di 574,5 miliardi di dollari, l’azienda di Cupertino non solo domina il settore tecnologico globale ma vede una crescita del valore del proprio marchio del 11% rispetto allo scorso anno.
Massimo Pizzo, Senior Consultant di Brand Finance, ha sottolineato che Apple detiene anche il trono per il valore assoluto degli asset intangibili non riportati a bilancio, che rappresentano il 97% del suo valore complessivo, superando i 3.200 miliardi di dollari.
La Supremazia dei Big Tech
Microsoft non cede il suo secondo posto, con un marchio che ha visto il suo valore crescere a 461,1 miliardi di dollari, un aumento vertiginoso del 35%. La forza motrice di questo successo risiede negli asset intangibili, che per Microsoft si avvicinano ai 3.000 miliardi di dollari. Segue Google, che con un valore del marchio pari a 413 miliardi di dollari e una crescita del 24%, si posiziona terza, precedendo Amazon, che chiude questo esclusivo quartetto con un incremento del 15%, raggiungendo 356,4 miliardi di dollari.
Le cifre del report mostrano una crescita complessiva delle aziende quotate del 19% rispetto all’anno scorso. È interessante osservare come il 35% di questo aumento derivi proprio dagli asset intangibili, favorendo il predominio delle aziende tecnologiche e innovative nel panorama economico globale.
L’Ascesa di TikTok e Altri Marchi Emergenti
Il report non si è limitato a celebrare i big; ha evidenziato anche l’ascesa inarrestabile di TikTok e di altre nuove star del mercato. Dal suo debutto nel 2022, TikTok ha quasi raddoppiato il suo valore, raggiungendo 105,8 miliardi di dollari rispetto ai 59 miliardi iniziali. Questo aumento del 79% non è solo una sorpresa ma un chiaro segnale della crescita delle piattaforme digitali. Anche DraftKings e FanDuel, protagoniste del boom del gioco d’azzardo online negli Stati Uniti, mostrano aumenti esorbitanti: DraftKings ha raggiunto i 5,1 miliardi di dollari dai soli 18 milioni del 2020, mentre FanDuel è salita a 7 miliardi dai 56 milioni quattro anni fa. I settori emergenti dei semiconduttori vedono NVIDIA, AMD e TSMC come pilastri, rispettivamente con crescite esplosive a 87,9 miliardi, 11 miliardi, e 34,2 miliardi di dollari.
L’Italia e il Divario nel Mercato Globale
Scendendo nella classifica, la presenza italiana si rivela quasi trascurabile. Come osserva Massimo Pizzo, i brand italiani tra i primi 500 rappresentano poco più dell’1% del valore complessivo. Generali Group, al 125° posto, e Ferrari al 158°, sono i beniamini tra le aziende italiane, ma la presenza rimane debole. Questa situazione riflette la struttura economica nazionale: molte imprese italiane sono di dimensioni medio-piccole e la loro enfasi su branding e asset intangibili è limitata. Inoltre, i settori prevalenti in Italia come quello bancario, delle utility e dell’energia spesso non privilegiano lo sviluppo di asset intangibili su scala globale, a differenza delle più dinamiche industrie tecnologiche e aerospaziali. Pizzo conclude che, senza un cambiamento di rotta, la posizione dei brand italiani non vedrà miglioramenti significativi nel breve periodo.