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Aggiorna il tuo ISEE: quando conviene farlo nel 2025

Aggiorna il tuo ISEE: quando conviene farlo nel 2025
Photo by Pixabay
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Il 5 marzo 2025 entreranno in vigore importanti modifiche al calcolo dell’ISEE, tra cui l’esenzione di patrimoni mobiliari fino a 50.000 euro e l’eliminazione dei redditi legati alla disabilità dal calcolo.

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Cambiamenti 2025 del calcolo ISEE: cosa devi sapere

Le recenti modifiche al calcolo dell’ISEE entreranno in vigore il 5 marzo 2025, generando domande e chiarimenti necessari per chi deve gestire la propria situazione economica. Come influiranno i nuovi regolamenti sui calcoli dei patrimoni mobiliari e sulla gestione della dichiarazione ISEE?

Il 5 marzo segna l’entrata in vigore del nuovo regolamento ISEE, sancito dal DPCM n. 13 del 14 gennaio 2025, e arriva come adeguamento delle normative alla Legge di Bilancio 2024. Le modifiche portano con sé l’eliminazione dei patrimoni mobiliari fino a un tetto di 50.000 euro quando si tratta di specifici strumenti finanziari. Tra questi, spiccano i BTP e altri titoli di Stato, inclusi strumenti di risparmio postale garantiti, come i buoni fruttiferi e i libretti di risparmio.

Queste non sono le uniche novità. L’intervento normativo esonera anche i redditi legati alla disabilità dal calcolo ISEE, offrendo un’esenzione di 7.000 euro per le famiglie che vivono in affitto. Questi cambiamenti promettono di alleggerire l’indicatore ISEE per molte famiglie, facilitando l’accesso a numerosi benefici sociali.

Aggiornamento dell’ISEE: serve muoversi?

Se hai già presentato la tua Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) nei primi mesi dell’anno, non aspettarti un aggiornamento automatico dell’ISEE. Nessun obbligo grava sulle spalle di chi ha già presentato la DSU, ma le nuove regole rendono possibile un aggiornamento per chi vuole sfruttare le nuove esenzioni.

Per usufruire delle modifiche, infatti, è necessario presentare una nuova DSU. La velocità con cui l’INPS aggiornerà la piattaforma per la richiesta dell’ISEE con i nuovi modelli sarà cruciale. L’operazione sui tempi giusti diventa quindi centrale per capitalizzare sui nuovi calcoli.

Costo o gratuito: richiesta dell’ISEE nuovo

L’eliminazione dei patrimoni da libretti e buoni postali potrebbe rendere più appetibile rifare l’ISEE, ma attenzione: il primo ISEE dell’anno, ottenuto tramite un CAF, è gratuito. Tuttavia, sin dal 2022, eventuali correzioni o aggiornamenti hanno iniziato a comportare un costo aggiuntivo, generalmente fino a un massimo di 25 euro. Questo costo extra, sebbene non un fulmine a ciel sereno, grava su chi deve correggere informazioni errate o aggiornare dati.

Le trattative attualmente in corso tra la Consulta Nazionale dei CAF e l’INPS stanno cercando di arginare queste spese, specialmente per chi deve aggiornare l’ISEE a modelli già presentati. Chi possiede titoli di Stato o strumenti di risparmio postale dovrà restare aggiornato sulle comunicazioni ufficiali, per sapere quando e come aggiornare la propria DSU senza affrontare spese superflue.

È il momento giusto per ripresentare l’ISEE?

Se sei tra coloro che hanno già calcolato l’ISEE a inizio anno, il 5 marzo potrebbe rappresentare un costo ulteriore fino a 25 euro se decidi di rifarlo aggiornato. È pertanto necessario valutare attentamente i potenziali benefici economici: se questi sono minimi, potrebbe non essere conveniente procedere con un nuovo calcolo.

Coloro che non hanno ancora richiesto l’ISEE per il 2025 potrebbero trovare saggio attendere qualche giorno ancora, evitando così un possibile doppio calcolo a pagamento. Per chi beneficia di aiuti come l’Assegno Unico, l’importo di marzo potrebbe basarsi sull’ISEE minimo, con eventuali arretrati riconosciuti una volta aggiornati i dati.

Chi, invece, ricorre alla compilazione automatica dell’ISEE tramite le procedure online fai-da-te, potrà beneficiare di aggiornamenti senza incorrere in spese aggiuntive. Questo metodo di gestione autonoma della DSU conferisce un margine di flessibilità, evitando i costi di una nuova richiesta al CAF.